giovedì 8 gennaio 2015

FINE

Il porro, nonostante le sue straordinarie proprietà nutrizionali, il suo gusto delicato e le numerose ricette presenti in moltissime cucine del mondo che lo vedono protagonista, ha sempre avuto un ruolo di secondo piano rispetto ai suoi "parenti" gastronomici e botanici ovvero l'aglio e la cipolla.

In questo blog però si è voluto ricercarlo non nei contesti usuali in cui sarebbe scontato trovarlo, bensì in ambiti, culture, epoche storiche e discipline insolite e "laterali". Tramite percorsi di ricerca e collegamenti vari, si è cercato di far raccontare a un ortaggio a prima vista semplice e poco interessante la propria personalissima ed originale storia.

Utilizzato sin dai tempi più antichi in Egitto, tra i Greci e i Romani (con un estimatore d'eccezione come l'imperatore Nerone), il porro viene addirittura citato nella Bibbia, e nell'Enrico V di Shakespeare ed è presente anche in miti, tradizioni e leggende.

Dal Giappone al Galles, dalla Germania all'Italia, viene utilizzato in idiomatismi e proverbi popolari, per non parlare delle innumerevoli rappresentazioni nelle arti grafiche: illustrazioni negli erbari, tavole botaniche, nature morte (in particolar modo quelle di Picasso), copertine di libri; fino ad arrivare ai giorni nostri in cui è protagonista di un internet meme conosciuto con il nome di Leekspin (o Loituma Girl)



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